Arena Borghesi 2020

NOTTURNO ITALIANO – Capolavori del cinema italiano sul grande schermo

Arena Borghesi Cinema 2020 – anno trentanove (aspettando l’Arena Borghesi)

Siamo contenti che non resti un buco nella gloriosa storia dell’Arena Borghesi, giunta quest’anno alla sua trentanovesima stagione.

Deliranti pastoie burocratiche prima e il pandemico tsunami poi, hanno costretto (per la prima e, speriamo, ultima volta) i suoi cancelli a restare serrati e il suo tenace spirito a emigrare, in questa un po’ isterica estate 2020.

Per fortuna, l’idea dell’Amministrazione di creare uno spazio privilegiato, nel cuore della città, per ospitare le iniziative culturali più valide ha fatto sì che la vecchia piazzetta della Molinella giungesse provvidenzialmente in soccorso e ci consentisse di donare alla città una piccola stagione di grande Cinema, tutta ad ingresso gratuito, che sarà insieme comunitaria ed introspettiva.

Comunitaria perché potremo di nuovo, prudentemente distanziati, tornare insieme di fronte alla magia del grande schermo; introspettiva perché, in quello schermo, ci guarderemo allo specchio attraverso i capolavori del miglior Cinema italiano del dopoguerra.

Da una delle opere fondative del Neorealismo, Paisà di Rossellini, partirà un viaggio che attraverserà la stagione d’oro della nostra Cinematografia, quella della “Commedia all’italiana” per approdare alle opere più significative degli ultimi anni (una per tutte: La grande bellezza di Sorrentino), viaggio che ci permetterà di rendere omaggio all’indimenticabile Lucia Bosè (Non c’è pace tra gli ulivi, il suo film di esordio), al centenario Alberto Sordi (Lo sceicco bianco) e Michel Piccoli (Dillinger è morto).

In aggiunta a questo abbiamo pensato anche a una piccola rassegna di documentari sfiziosi, per chi ha sofferto l’annullamento della tradizionale stagione al Ridotto del Teatro Masini, che si svolgerà tutti i martedì di agosto.

Un’estate autarchica e, allo stesso tempo di lusso, sotto lo sguardo ammiccante di Federico Fellini del quale proponiamo una scelta tra le opere forse meno iconiche ma di certo non meno importanti.

Nella speranza che l’incubo di questo virus si allontani presto e definitivamente, l’appuntamento è all’estate prossima, la quarantesima, nell’Arena Borghesi rinata a nuova vita.

Gabriele Lega

Cineclub Il raggio verde