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Il Caso Spotlight (di T. McCarthy)
24 Giugno 2016

Il caso Spotlight
di Thomas McCarthy
Con Michael Keaton, Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Stanley Tucci, Liev Schreiber, Brian d’Arcy James, John Slattery, Billy Crudup, Len Cariou, Paul Guilfoyle, Jamey Sheridan, Billy Crudup.
Thriller, 128 min. – USA 2015. Miglior film e miglior sceneggiatura originale Oscar 2016.
Al ‘Boston Globe’ arriva un nuovo direttore, deciso a far tornare il giornale in prima linea su tematiche scottanti, liberando dalla routine i giornalisti investigativi che aggrega nel team ‘Spotlight’. Il primo caso di cui si vuole occupare è quello di un sacerdote che nel corso di 30 anni ha abusato di giovani senza subire provvedimenti. Nasce così l’inchiesta che ha portato alla luce un numero molto elevato di abusi su minori in ambito ecclesiale.
Lo scandalo che, a cavallo tra il 2001 e il 2002, travolse la diocesi di Boston diede il via a un’indispensabile, anche se comunque sempre troppo tardiva, presa di coscienza in ambito cattolico della piaga degli abusi di minori ad opera di sacerdoti. Il film di Thomas McCarthy, rispettando in pieno le regole del filone che ricostruisce attività d’indagine giornalistiche che hanno segnato la storia della professione, ha anche però il pregio di rivelarsi efficace nel distaccarsene almeno in parte. Perché i giornalisti del team non sono eroi senza macchia che combattono impavidi il Male ovunque si annidi. Qualcuno tra loro aveva avuto tra le mani materiale che avrebbe potuto far scoppiare il caso anni prima (evitando così le sofferenze di tanti piccoli) ma non lo ha fatto. Così come le alte sfere hanno taciuto e le vittime, in molti casi, hanno preferito non esibire con denunce le ferite impresse nel loro animo.
Un film come Spotlight non è solo cinematograficamente efficace anche perché sorretto da un cast di attori tutti aderenti al ruolo, in prima fila un Michael Keaton che sembra aver trovato una nuova giovinezza interpretativa, ma anche perché finisce con l’affermare un dato di fatto incontrovertibile. La Chiesa Cattolica, grazie ad alcuni suoi esponenti collocati ai livelli più alti della gerarchia, ha creduto di ‘salvare la fede dei molti’ nascondendo la perversione di pochi. Ha invece ottenuto l’effetto contrario finendo con il far accomunare nel sospetto di un’opinione pubblica, spesso pronta alla semplificazione, un clero che nella sua stragrande maggioranza ha tutt’altra linea di condotta.
Giancarlo Zappoli (www.mymovies.it)