- Questo evento è passato.
Condotta (di E. Daranas)
6 Luglio 2017
Condotta – Conducta
di Ernesto Daranas
Drammatico, durata 108 min. – Cuba 2014
Con Alina Rodríguez, Miriel Cejas, Silvia Aguila, Yuliet Cruz, Armando Miguel Gómez.
Cuba. L’undicenne Chala vive con la madre tossicodipendente che cerca di aiutare economicamente allevando piccioni e addestrando cani da combattimento. La sua resa scolastica non è delle migliori perché non perde occasione per farsi notare e riprendere. L’anziana maestra Carmela sa però come occuparsi di lui ma quando si ammala viene sostituita da una collega molto più giovane che non accetta le intemperanze del ragazzo. Il consiglio di direzione decide di mandarlo a una scuola di condotta, un istituto di correzione per i ragazzi indisciplinati e con problemi.
Ci sono film che raccontano, in modo più o meno efficace, delle storie. Ce ne sono altri, non molti di questi tempi, che vanno oltre: mentre narrano le vicende dei loro protagonisti ci dicono dell’evoluzione di un Paese molto di più di quanto si potrebbe far comprendere in un saggio.
E’ quanto accade in questa opera pluripremiata di Ernesto Daranas che sa portare sullo schermo con accenti di profonda umanità le storie e la Storia. Perché seguiamo i problemi di Chala che non può ‘comportarsi bene’, considerata la vita che è costretto a vivere al di fuori delle mura scolastiche, ma conosciamo anche una figura di insegnante difficile da dimenticare come è quella di Carmela, capace di guardare oltre quelle mura. Ma non ci fermiamo lì perché ci vengono proposti i timori di Yeni, la più carina e la più brava della classe che ha però un padre che rischia continuamente di essere cacciato da L’Avana e rispedito in campagna. Tutti loro ma anche la nuova insegnante e il comitato di direzione debbono poi vedersela con le regole che vigono a Cuba. Qui il film raggiunge l’ulteriore livello di significazione. Perché parlare esplicitamente di tossicodipendenza (e indirettamente di prostituzione), fare riferimenti all’anzianità del gruppo dirigente al potere e far ruotare una parte della vicenda sulla possibilità o meno di appendere su una bacheca dell’aula un santino raffigurante la Vergine Maria è estremamente significativo. Questi segni ci dicono che nella Cuba che si andava avvicinando al disgelo con gli Usa (…) molte cose stavano già cambiando. (…)
Giancarlo Zappoli – mymovies.it