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Dio Esiste e Vive a Bruxelles (di J. Van Dormael)
15 Luglio 2016

Dio esiste e vive a Bruxelles
di Jaco Van Dormael
Con Pili Groyne, Benoît Poelvoorde, Catherine Deneuve, François Damiens, Yolande Moreau.
Commedia, 113 min. – Lussemburgo, Francia, Belgio 2015.
Dio esiste. È una persona in carne e ossa come tante e vive a Bruxelles, ma non è un uomo come ci si aspetta. Con la sua famiglia è codardo e odioso. Ha una figlia un po’ ribelle che un giorno, stanca di stare chiusa nel loro piccolo appartamento, decide e di vendicarsi manomettendo il computer del padre. Con il suo gesto rivela a tutte le persone la propria data di morte, provocando un caos totale.
È un film stupefacente, pieno di trovate e di gag, con un tema altissimo e un sottotesto profondo e dolente, insomma è quasi un capolavoro, e usiamo il ‘quasi’ solo per prudenza. Immaginate una versione meno snob di Il favoloso mondo di Amélie arricchita dall’umorismo cosmico dei fratelli Coen, con il copione riveduto da Charlie Kaufman, lo sceneggiatore di Se mi lasci ti cancello e di altri film che mixano stili e piani narrativi in totale libertà. […] Dio esiste e vive a Bruxelles dura 113 minuti e contiene come minimo 113 idee folgoranti: non c’è una sequenza nella quale Van Dormael e il suo sceneggiatore Thomas Gunzig non si inventino qualcosa, dal pento di vista visivo e da quello narrativo. […] Il film di Van Dormael, nella sua apparenza spensierata e a tratti fragorosamente spassosa, descrive un universo parallelo nel quale gli apostoli diventano 18 e le regole vengono rovesciate nell’opposto di se stesse. Vedendolo vi divertirete, ma poi vi ritroverete alle prese con mille domande dalle risposte assai difficili.
Alberto Crespi (L’Unità)