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Guardie e Ladri (di Stenio e M. Monicelli) – INGRESSO GRATUITO
18 Luglio 2016
Alessandro Boschi (Hollywood Party – radio 3) presenta il film
Guardie e ladri
di Steno e Mario Monicelli
Con Totò, Pina Piovani, Aldo Fabrizi e Ave Nichi. Soggetto Piero Tellini. Sceneggiatura Steno, Monicelli, Vitaliano Brancati, Fabrizi, Ennio Flaiano, Ruggero Maccari. Fotografia Mario Bava.
Commedia, 105 min. – Italia 1951. Premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 1952.
Ladro per necessità viene riconosciuto da una delle sue vittime, ma riesce a sfuggire alla cattura. Il carabiniere che se lo è lasciato scappare viene minacciato di espulsione dall’Arma se non lo arresterà entro tre mesi.
Quello tra Totò e Fabrizi per Guardie e ladri fu un rapporto stupendo. Si trattavano con grande civiltà, con molto rispetto reciproco, anzi, fu proprio allora che capii come una delle grosse furbizie di un regista fosse quella di mettere assieme due grandissimi attori perché in quel caso ognuno dei grandissimi attori tende a dimostrare all’altro che è privo di meschinità e trabocca di fair play, con la conclusione che il tutto sfocia in una lavorazione liscia come l’olio, paradisiaca
Mario Monicelli
Il soggetto era di Tellini, su un’idea di Fellini. L’idea di farlo con Totò e Fabrizi fu di Ponti. Tra i due comici non ci furono scontri particolari, benché il carattere di Fabrizi fosse tutt’altro che facile. Forse perché nella vita erano molto amici e anzi, la sera uscivano insieme per andare al night. Spesso Fabrizi tentava di mettere bocca, Totò comunque non ci dava peso. Erano duetti di due leoni. Ogni tanto, quando uno dei due si sentiva sopraffatto dall’altro, cavava fuori le sue astuzie di grande attore. Così Totò fregava Fabrizi con una battuta imprevista e Fabrizi fregava Totò mettendosi a ridere e interrompendogli la scena.
Steno (L’avventurosa storia del cinema italiano)