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The Wolfpack (di C. Moselle)
21 Luglio 2016

The Wolfpack
di Crystal Moselle
Con Bhagavan Angulo, Govinda Angulo, Jagadisa Angulo, Krsna Angulo, Mukunda Angulo.
Documentario, 80 min. – USA 2015. Premio speciale della giuria al Sundance Film Festival 2015.
Sei fratelli rinchiusi in casa dal padre. Protetti da un mondo che può soltanto fargli male.
Con il cinema come unica finestra sul mondo.
Figli di un peruviano affascinato dalla cultura Hare Krishna e di una ex hippie originaria del Michigan, gli Angulo sono sei fratelli nati tutti nel corso degli anni ’90 e vissuti, fino al 2010, reclusi con la sorella mentalmente disagiata nell’appartamento di famiglia a Manhattan. Senza uscire mai d’inverno e facendolo molto di rado, e rigorosamente sotto scorta, d’estate, hanno imparato a conoscere il mondo, oltre che guardandolo dalla finestra, studiando alla tv i grandi classici ed i cult di genere di cui il padre comprava dvd a iosa. Spaventato dal disagio e dalla violenza visti in giro per le strade, il genitore aveva proibito loro di uscire da soli, preferendo altresì all’istruzione scolastica – che li avrebbe ‘contaminati’ – gli insegnamenti casalinghi della madre, succube educatrice, da integrare con la trasmissione delle proprie passioni: religione, musica e cinema.
Il primo incontro tra la giovane regista Crystal Moselle e i sei fratelli Angulo coincide con la loro prima uscita di gruppo, quando prendono a scorrazzare per le strade di Manhattan vestiti come i protagonisti di Reservoir Dogs di Tarantino, con tanto di pistole di cartone. A quell’incontro, casuale, seguono cinque anni di riprese utili a documentare i loro primi approcci con il mondo esterno, a seguire il loro graduale percorso di emancipazione, a testimoniare la loro avidità di conoscenza, la loro curiosità ed il loro entusiasmo, il loro bisogno di mettersi in gioco, di costruire, di vivere. E tra le pieghe di una regia tanto leggera da apparire invisibile, emerge con forza il legame empatico che ha permesso da subito a Moselle di mettersi totalmente al servizio di una storia assurda e sorprendente astenendosi dall’emettere giudizi lapidari, anzi cercando di cogliere il lato umano (ed in quanto tale fallibile) di ogni gesto, e puntando ad una salomonica comprensione laddove risulta ostica la condivisione.
Pazuzu (www.filmtv.it)