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Lui è Tornato (di D. Wnendt)

4 Settembre 2016

Lui è tornato

di David Wnendt

Con Oliver Masucci, Fabian Busch, Christoph Maria Herbst, Katja Riemann, Franziska Wulf.

Commedia, 116 min. – Germania 2015.

Berlino, 23 ottobre2014. In un preciso luogo della città Adolf Hitler ritorna in vita. La sua presenza viene casualmente registrata da un reporter di una televisione il quale, dopo aver subito il licenziamento, se ne accorge e decide di andarlo a cercare per utilizzarlo come attrazione che gli consenta di farsi riassumere. L’imitazione è perfetta e il Führer inizia a fare audience.

Alle origini di questo film decisamente interessante c’è un libro di Timur Vermes che è stato tradotto in diciassette lingue (tra cui l’italiano). È necessario, per chi non lo avesse letto, sgombrare subito il campo dal dubbio che ci si trovi dinanzi all’ennesima opera cinematografica in cui si utilizza un sosia di Hitler per fare della comicità più o meno a buon mercato. Pur conservando un elevato tasso di ironia il film di David Wnendt ha lo scopo di sollevare una questione di rilevante importanza in questi nostri tempi. Lo fa utilizzando una tecnica mista che prevede inserti di candid camera all’interno di una storia di finzione.

Il quesito che domina l’intero film (che sui titoli di coda trova la sua esplicitazione più diretta e inquietante) è: come gli attuali mezzi di comunicazione veicolerebbero un messaggio come quello nazista e quanto, in realtà, non lo stanno già facendo? Wnendt si chiede quanti ancora oggi sarebbero disposti a farsi sedurre dalla sua ideologia. Il gioco si poggia sulla base della finzione (in più di un’occasione viene chiesto a quello che si suppone sia un attore se non si stanca mai di aderire al ruolo prendendosi una tregua) ma ciò che innalza costantemente il livello di lettura sono le reazioni (reali o previste dalla sceneggiatura).

Oggi come allora Hitler non nasconde mai i propri obiettivi e le modalità con cui vuole raggiungerli. Alcuni vi aderiscono, pochi si oppongono e la massa li legge come elementi di uno show mediatico di successo non rendendosi conto che, come un veleno a lento rilascio di tossine, ne vengono progressivamente intossicati. In una breve scena, che costituisce il fulcro del film, ci viene ricordato che solo la memoria può costituire un valido antidoto.

Giancarlo Zappoli (www.mymovies.it)

Dettagli

Data:
4 Settembre 2016
Categoria Evento:

Luogo

Arena Borghesi
Viale Stradone 4
Faenza, RA 48018 Italia
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Organizzatore

Cineclub Il Raggio Verde
Email
info@cineclubilraggioverde.it
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